facebook
instagram
youtube
whatsapp
logo_new_kromata_2_lungo

KRÓMATA

Sede legale e operativa:
Via Gianbattista Cipani 30

25128  Brescia

 

Partita IVA  02781680984

info@kromata.it

Segreteria Krómata  +39 331 115 5988

 

Per maggiori informazioni info@kromata.it

-------------------

adv by cierredata

Privacy Policy

Cookie Policy

Consulenza Pedagogica

I LABORATORI DEL CUORE

Come fare didattica laboratoriale attraverso il laboratorio-pedagogico emotivo al nido (ultimo anno) - scuola dell’infanzia e scuola primaria. 
 

 

DOCENTE

Dott.ssa Marta Tropeano

 

DISPONIBILE ONLINE IN MODALITA' ASINCRONA (REGISTRATO)

 

La didattica laboratoriale nasce dalla consapevolezza che i bambini imparano con maggiore facilità attraverso un fare concreto: per questo proponiamo questo percorso breve di laboratorio pedagogico-emotivo come spazio affettivo. Quando parliamo e ci approcciamo alla “didattica laboratoriale” ci riferiamo a una metodologia didattica che affonda le sue radici nel “Learning by doing”, l’apprendimento attraverso il fare. 
Già Jean Piaget nel 1956 scriveva: “L’intelligenza è un sistema di operazioni, l’operazione non è altro che azione: un’azione reale, ma interiorizzata, divenuta reversibile.”
Ma è con i lavori di John Dewey che l’apprendimento attraverso l’esperienza viene calato maggiormente nel contesto scolastico. La scuola che immagina Dewey è un ambiente in cui l’insegnamento non si basa sulla trasmissione di nozioni da imparare a memoria, bensì “sull’attività volontaria del bambino”, occupato in osservazioni che rispondono ai suoi interessi e ai suoi bisogni. 

 

Come fare didattica laboratoriale oggi a scuola?

 

Quella che attualmente si chiama “didattica laboratoriale” nasce proprio dalla consapevolezza che i bambini imparano con maggiore facilità attraverso un fare concreto, potenziando “il dialogo interiore”, ossia il meccanismo attraverso il quale si elabora una propria visione degli eventi e degli apprendimenti, commentando internamente ogni esperienza.  Il laboratorio non è quindi un momento separato e staccato dalla quotidiana realtà scolastica, ma una modalità e una strategia didattica. Siamo perfettamente in linea con un apprendimento per competenze, soprattutto il “laboratorio pedagogico-emotivo” punta a potenziare le “competenze di vita”, dove la competenza non è solo il risultato di una pratica ma deriva dalle riflessioni e interiorizzazioni del processo di apprendimento sperimentato. Il ruolo attivo del bambino

Attraverso il laboratorio pedagogico-emotivo il bambino assume un “ruolo attivo” nella costruzione della sua realtà. L’insegnamento, in questo caso attraverso i linguaggi della favola, della filastrocca, del gioco e della musica, diviene personalizzato e ad ogni alunno/a si attribuisce un’importanza primaria, con le sue potenzialità, risorse e motivazioni. Da Pedagogista e docente, progetto da oltre dieci anni laboratori pedagogici-emotivi per educare all’affettività e per coltivare l’intelligenza emotiva, in questi anni nelle scuole ho verificato con la mia esperienza quanto sia efficace la “didattica laboratoriale” perché offre degli spazi di apprendimento cognitivo ed affettivo, un luogo di incontro, multidimensionale, che favorisce la motivazione, la creatività, la rielaborazione.